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Si inaugurerà il prossimo 29 settembre, alle ore 18, nella sede della Camera di Commercio di Chieti (Corso Marrucino) la mostra su Tosti realizzata dalla Camera di Commercio di Chieti in collaborazione col nostro Istituto.

L’Istituto Nazionale Tostiano nel centenario della morte del compositore vede la realizzazione della mostra nata dall’idea della Camera di Commercio come una proposta diversa rispetto alla consuetudine o a quanto già visibile nelle Sale Tosti del Museo Musicale d’Abruzzo di Ortona permanentemente dedicate al compositore. D’altra parte il fondo Tosti, da cui provengono i materiali esposti in questa mostra, annovera oramai oltre duemila documenti e quindi molti di essi sono raramente visibili per oggettivi limiti di spazio. Abbiamo quindi scelto di predisporre un percorso in cinque sezioni dove, oltre ai documenti più significativi, ve ne fossero altri poco conosciuti o presentati al pubblico per la prima volta, ciò in virtù del fatto che l’Istituto ha acquisito nel tempo sempre nuovi materiali. E’ il caso, ad esempio, dello spartito Magdalena edito da Enoch & Sons recentemente ritrovato, che non figura nemmeno nel catalogo Sanvitale.

Le sezioni scelte (Formazione; Dalla corte italiana alla corte inglese; Tosti e l’Abruzzo; Tosti e i colleghi; Da Tosti al Tostiano) sono rappresentative, crediamo, della vita e del ruolo del compositore nel mondo culturale europeo e servono a dare un’idea più concreta di chi fosse stato Tosti. Saranno presentati al pubblico 146 documenti dell’Istituto Tostiano oltre ad alcune pregevoli tele del Museo Barbella di Chieti in modo da dare sostanza al percorso espositivo.

La mostra diventa quindi il momento per riflettere sul “caso Tosti” poiché non si tratta solo di una bella pagina di storia in quanto il personaggio è attualissimo e cantatissimo molto più che in passato. Se dovessimo chiederci perché celebrare Tosti, le risposte dovrebbero discendere da considerazioni che oramai sono consolidate: notorietà del personaggio in vita e dopo la morte; fortuna editoriale e discografica; importanza ai fini didattici per lo studio e lo sviluppo della tecnica vocale; appartenenza all’esperienza fondamentale per l’Abruzzo del cenacolo michettiano ed infine importanza del patrimonio documentario conservato dall’Istituto Nazionale Tostiano di Ortona che ha consentito il riconoscimento dell’ente da parte del Ministero dei Beni e Attività Culturali e del Turismo ai sensi della legge 534/96.

Infine, questa vicenda della storia abruzzese ci spinge a riflettere meglio sul valore strategico della cultura anche per la formazione del cittadino oltre che per l’appeal che l’Italia esercita nel mondo anche grazie alla sua storia musicale.

Ci auguriamo quindi che For Ever and For Ever oltre che titolo della mostra diventi il risultato finale del nostro agire.

Gianfranco Miscia